Rendere più efficiente l’esercizio

Con l’ottimizzazione energetica d’esercizio (OEe) è possibile ottenere il meglio dall’impiantistica. NeoVac ha avuto la possibilità di rendere performante in termini di efficienza energetica una casa plurifamiliare certificata ai sensi dello standard Minergie con 28 locatari a Reinach (Canton Argovia).

Negli edifici moderni, rigidi valori di progettazione devono provvedere alla massima efficienza energetica. Tuttavia non si provvede a verificare che tali valori di progettazione vengano poi rispettati dopo la costruzione e durante l’esercizio. Spesso l’impiantistica non viene messa correttamente in funzione o configurata andando sul sicuro. Ne consegue che spesso i valori di progettazione definiti vengano superati di molto. Le prescrizioni in materia di energia mancano l’obiettivo, i costi per l’energia e l’acqua sono molto superiori a quanto previsto. Ecco come funziona un’OEe Prima consulenza. Primo colloquio gratuito (da 30 a 60 minuti). Misurazione e analisi del consumo di energia. Sulla base di un concetto di misurazione dettagliato viene rilevato il consumo di energia dell’impiantistica e analizzato con il tool «NeoVac Monitoring Pro». Pianificazione e attuazione di misure. Vengono elaborate ed eseguite le misure appropriate per aumentare l’efficienza. Controllo e monitoraggio del consumo di energia. Vengono definiti gli obiettivi e gli indicatori e ne viene monitorato il rispetto. Monitoring e reporting continui. Seguendo attivamente le misure ed effettuando un reporting a intervalli regolari, vengono mantenuti i successi.

Con un’ottimizzazione energetica d’esercizio (OEe) di NeoVac rendete la vostra impiantistica efficiente proprio quanto lo dovrebbe essere. Grazie ai bassi investimenti e ai contributi cantonali, spesso le misure di ottimizzazione sono redditizie già nel primo anno. E assicurano in modo duraturo un esercizio efficiente della vostra impiantistica.

Ecco come funziona un’OEe

Alexander Reist, responsabile dei progetti Energy Consulting presso NeoVac, spiega come si svolge un’ottimizzazione energetica d’esercizio: «Offriamo un primo colloquio gratuito. In caso di decisione a favore dell’OEe, comincia il lavoro: sulla base di un concetto di misurazione dettagliato, viene rilevato il consumo di energia dell’impiantistica che viene poi analizzato con il nostro tool «NeoVac Monitoring Pro». Successivamente, elaboriamo ed eseguiamo le misure appropriate per aumentare l’efficienza. Vengono definiti gli obiettivi e gli indicatori e ne viene monitorato il rispetto. Seguendo attivamente le misure ed effettuando un reporting a intervalli regolari, possiamo garantire che i successi vengano mantenuti».

Monitoraggio dell’energia globale

Gli apparecchi di misura NeoVac, l’Energy Cloud di Neovac e il tool di software intelligente «NeoVac Monitoring Pro» consentono di monitorare edifici e aree ai massimi livelli. Con pochi clic è possibile analizzare e confrontare i consumi di periodi diversi e ricavare possibilità di ottimizzazione. Grazie alle varie possibilità di esportazione e all’interfaccia API, è garantito in sicurezza il collegamento funzionale con altri sistemi. Un aspetto molto importante: nell’app viene calcolata direttamente l’impronta ecologica degli immobili. Inoltre, in veste di partner Minergie, NeoVac può garantire il monitoraggio dell’energia certificato secondo lo standard Minergie e lo scambio continuo dei dati con Minergie.

«NeoVac Monitoring Pro» in azione

NeoVac ha avuto la possibilità di rendere performante in termini di efficienza energetica una casa plurifamiliare certificata ai sensi dello standard Minergie con 28 locatari a Reinach (Canton Argovia): «L’edificio offre una superficie di riferimento energetico di circa 2’500 m2. Due pompe di calore aria-acqua, che erogano una potenza di 25 kW ciascuna, forniscono il calore all’edificio. Una parte di questo viene usata per il riscaldamento dei locali, l’altra, oltre che per il riscaldamento, serve per la preparazione dell’acqua calda. Inoltre, nel boiler è installata un’asta di riscaldamento elettrica. Questa viene inoltre alimentata dalla corrente solare in eccesso prodotta dall’impianto fotovoltaico dell’edificio», spiega Alexander Reist per descrivere la situazione di partenza.

A partire da questi dati è iniziato il lavoro (di detective): «Abbiamo analizzato sistematicamente i dati misurati da aprile 2021 a fine giugno 2022 e li abbiamo confrontati con i dati di progetto», continua Alexander Reist. La valutazione dei dati ha dimostrato dove esisteva una possibilità di ottimizzazione. In questo modo, gli esperti hanno scoperto che il funzionamento del riscaldamento non era impostato correttamente. Il riscaldamento funzionava nei mesi estivi e le pompe di calore, in questo periodo, erogavano più di 3,5 Mwh di energia termica. Il fabbisogno di calore per il riscaldamento era complessivamente di 38 kWh per m2, mentre il certificato Minergie prevedeva 15 kWh per m2. L’edificio consumava circa 2,5 volte più energia nel riscaldamento rispetto a quanto previsto. È stato inoltre constatato che l’acqua calda non era riscaldata come previsto dalle due pompe di calore, ma solo dall’asta di riscaldamento. La conseguenza: per la preparazione dell’acqua calda i consumi di energia elettrica erano tre volte più alti.

Gestire l’edificio in modo sostenibile e risparmiare energia

«Unitamente agli esperti competenti, abbiamo cercato delle soluzioni e le abbiamo elaborate congiuntamente per correggere le impostazioni errate e per poter gestire l’edificio in modo sostenibile. Abbiamo quindi riconfigurato il riscaldamento in modo che non funzionasse più in estate», riassume Alexander Reist.

Anche il funzionamento combinato delle due pompe di calore è stato ottimizzato. Dall’analisi è emerso che le curve di riscaldamento erano impostate troppo in alto e che le ore di esercizio delle due pompe di calore erano molto diverse tra loro. La soluzione è stata quella di impostare in modo identico le curve di riscaldamento delle due pompe di calore. Anche la preparazione dell’acqua calda è stata regolata: la pompa di calore riscalda quindi il boiler a 52 °C. L’asta di riscaldamento elettrica riscalda il boiler solo ai 55 °C necessari per garantire il livello di temperatura richiesto. Queste e altre misure e modifiche introdotte fanno in modo che il fabbisogno energetico dell’edificio si riduca del 10-15%.

Per ottenere il massimo dell’efficienza energetica anche a lungo termine, il consumo energetico continuerà a essere misurato, analizzato e controllato per osservare il comportamento dell’edificio. «Il nostro obiettivo è quello di generare meno energia possibile, perché l’energia più ecologica è sempre quella che non deve essere prodotta», afferma Alexander Reist.

Misure di sostegno

La politica e i cantoni hanno capito l’importanza dell’OEe e sostengono in modo mirato le misure per case plurifamiliari ed edifici commerciali. I contributi variano di cantone in cantone e vanno da 3000 a 10’000 franchi. Siamo a vostra disposizione per fornire dettagli.